L’unica arma è la prevenzione: più counselling, più contraccezione responsabile e gratuita.
Una contraccezione informata e responsabile e un counseling per le donne che già fatto ricorso all'interruzione di gravidanza. Queste secondo i ginecologi dell'Aogoi, Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani, le armi con cui contrastare gli aborti clandestini. Una considerazione che arriva dopo i dati emersi nel corso del question time al ministro Lorenzin sugli aborti clandestini in Italia.
"I numeri sono intrinsecamente aleatori, proprio perché queste interruzioni di gravidanza vengono praticate in modo illegale e occulto- spiega Elsa Viora, Presidente Aogoi - Non spetta a noi ginecologi entrare nel merito delle conclusioni che si possono trarre dalla presunta sproporzione fra aborti clandestini praticati e procedure penali a carico di chi è sospettato di aver indotto questi aborti. È invece responsabilità precipua ricordare che il vero terreno sul quale possono essere contrastati e ridotti è quello della prevenzione: in particolare attraverso il counseling a favore delle donne che abbiano già fatto ricorso all'interruzione di gravidanza, e poi attraverso politiche di promozione di una contraccezione informata e responsabile, che non può passare, come purtroppo avviene oggi in Italia, per l'acquisto dei contraccettivi a totale carico dei cittadini".
L'Aogoi ricorda anche che la percentuale di donne che ripete l'intervento di interruzione volontaria di gravidanza nei centri pubblici è del 26,6%, per un costo complessivo di circa 29,9 milioni l'anno. "È evidente - prosegue Viora - l'importanza che in tutti i centri venga proposto, immediatamente dopo l'interruzione di gravidanza, un programma contraccettivo basato sulle specifiche esigenze della donna. Questo per evitare la ripetizione degli aborti, ma anche il rischio che, successivamente, alcune possano scegliere di ricorrere all'aborto clandestino". Un'efficace azione di prevenzione potrebbe poi fondarsi secondo l'Aogoi su una maggior diffusione dei contraccettivi a lunga durata.
Fonte: AOGOI
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